Calligrafia & Poesia – 2 febbraio presentazione New Lab a Roma

La salvalibri

LA POESIA NEL BOSCO & LA SCRITTURA A MANO
La ricerca di un mondo fra CARTA E CORTECCIA

Presentazione sabato 2 febbraio alle 16 (Roma)
con piccolo aperitivo finale

«C’è una grammatica che attende soltanto di essere parlata, una lingua che abbiamo dimenticato allontanandoci dal cuore selvatico della nostra immaginazione: qualcuno la chiama boschese, qualcuno la chiama naturalezza, qualcuno la chiama selvatichezza. Ma non importa il suono delle parole che adottiamo, conta piuttosto il nostro fare ritorno alla radice dell’esistenza, a quel posarsi d’una foglia al suolo, al levarsi del sole, ogni mattina, da dietro le montagne. Siamo parte di questo istinto al movimento, […] un dono immenso».
«Quando vaghi ramingo nel bosco, il tempo svanisce. Si compatta ed esce completamente dal tuo orizzonte esistenziale. Non sei più un animale che conta il tempo, un Homo Sapiens Sapiens Contabilis, e di questo, alla fine della giornata, sarai immensamente grato.» Tiziano…

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Calligrafia & Poesia – 2 febbraio presentazione New Lab a Roma

LA POESIA NEL BOSCO & LA SCRITTURA A MANO
La ricerca di un mondo fra CARTA E CORTECCIA

Presentazione sabato 2 febbraio alle 16 (Roma)
con piccolo aperitivo finale

«C’è una grammatica che attende soltanto di essere parlata, una lingua che abbiamo dimenticato allontanandoci dal cuore selvatico della nostra immaginazione: qualcuno la chiama boschese, qualcuno la chiama naturalezza, qualcuno la chiama selvatichezza. Ma non importa il suono delle parole che adottiamo, conta piuttosto il nostro fare ritorno alla radice dell’esistenza, a quel posarsi d’una foglia al suolo, al levarsi del sole, ogni mattina, da dietro le montagne. Siamo parte di questo istinto al movimento, […] un dono immenso».
«Quando vaghi ramingo nel bosco, il tempo svanisce. Si compatta ed esce completamente dal tuo orizzonte esistenziale. Non sei più un animale che conta il tempo, un Homo Sapiens Sapiens Contabilis, e di questo, alla fine della giornata, sarai immensamente grato.» Tiziano Fratus

“Una delle migliori pratiche terapeutiche che si possono svolgere nella Natura è quella che i giapponesi chiamano Shinrin-yoku. L’espressione significa letteralmente “bagno nella foresta”, ma non ha a che vedere con un vero bagno, magari in uno splendido laghetto alpino. Si tratta, per meglio dire, di “inspirare l’atmosfera del bosco”. Mario Manzana

Da marzo e con cadenza mensile inizieranno incontri di VOCI & POESIA NEL BOSCO: PASSEGGIATE ALLA RICERCA DI UN MONDO FRA CARTA E CORTECCIA.

Sono ormai numerosi gli studi che lo affermano: l’immersione in un bosco naturale e non contaminato permette il contatto con la parte più autentica, vera, profonda di noi. Camminando in un bosco il silenzio e l’ascolto aprono porte attraverso cui arrivano sensazioni antiche e intime. Da quella stessa zona provengono le PAROLE POETICHE, perchè la POESIA è la forma originaria di comunicazione, la più lontana e la prima con cui l’uomo ha trasmesso sentimenti, pensieri ma anche azioni e fatti accaduti.

Ecco cosa faremo

Dopo una breve chiacchierata, usciremo per:
CAMMINARE
ASCOLTARE POESIA
SCEGLIERE UNA FORMA DI CONTATTO CON IL BOSCO
RIENTRARE E TRASCRIVERE LE SENSAZIONI E LE EMOZIONI
CONDIVIDERE
il tutto reso più piacevole da una tisana calda e da torte fatte in casa.

LABORATORIO DI CALLIGRAFIA E SCRITTURA A MANO IN CORSIVO
“Nel 105 d.C. Ts’ai Lun informa l’imperatore della Cina di aver fabbricato un nuovo materiale adatto alla scrittura, usando solo “vecchi stracci, reti da pesca e scorza d’albero”
Il bosco è una presenza potente anche nella NOSTRA SCRITTURA. Nel viaggio alla ricerca del MONDO TRA CARTA E CORTECCIA abbiamo inserito anche il laboratorio di CALLIGRAFIA E SCRITTURA A MANO su fogli di carta ecologica e riciclata.

I benefici della scrittura a mano sono molteplici:
Scrivere a mano è un ottimo esercizio fisico: tra l’omero e il polso ci sono quasi 30 ossa che devono coordinarsi tra loro per ottenere un buon risultato.
Scrivere a mano è darsi una disciplina, eseguire un ordine, rispettare una regola. Gli strumenti non fanno la differenza, in questo processo.
Scrivere a mano favorisce l’apprendimento e aiuta a tenere a mente informazioni più a lungo.
Impugnare la penna è un toccasana per la mente. Lo sottolinea una ricerca pubblicata sulla rivista americana Psycological Science, secondo cui scrivere a mano sviluppa la memoria, la concentrazione e la capacità di sintesi.
La scrittura a mano rivela molto della personalità di ognuno di noi.
Chi scrive a mano è maggiormente capace di generare idee.

I LABORATORI E LE PASSEGGIATE, DOVE E QUANDO
PASSEGGIATA: da MARZO nel Bosco di querce a Riano (Roma nord)
LABORATORI DI SCRITTURA A MANO: da META’ FEBBRAIO a ROMA (sede da definire) il sabato pomeriggio
info su:
https://www.facebook.com/laquerciadeisogniparlati/
https://laquerciadeisogniparlati.jimdo.com
https://twitter.com/poesianelbosco

INFO
maggi.monica@gmail.com

I LABORATORI PREVEDONO
UN MASSIMO DI 5 PARTECIPANTI (SCRITTURA)
UN MASSIMO DI 10 PARTECIPANTI (POESIA NEL BOSCO)

Siria. «Più di 350mila vittime in 7 anni di guerra civile»

Il bilancio è dell’Osservatorio siriano per i diritti umani mentre l’Unicef lancia l’allarme minori: nel 2017 oltre 1.000 vittime fra i bambini, il doppio dell’anno precedente.

Sette anni di conflitto in Siria hanno causato la morte di 353.935 persone. È il bilancio aggiornato dell’Osservatorio siriano dei diritti umani, mentre la guerra – iniziata il 15 marzo 2011 – sta per entrare nel suo ottavo anno. Sul totale di morti, l’ong conta 106.390 civili, di cui 19.811 bambini e 12.513 donne. I soldati del regime e di milizie alleate, che hanno perso la vita, sono stati 58.130, fra cui 1.630 combattenti del gruppo sciita libanese Hezbollah e 7.686 da altri gruppi sciiti, oltre a 63.360 miliziani dell’opposizione, jihadisti e affiliati ad al-Qaeda.

La guerra civile, di anno in anno, colpisce in modo particolare i minori. Nel 2017, denuncia l’Unicef, il conflitto ha ucciso in Siria il numero di bambini più alto di sempre, 50% in più rispetto al 2016. Soltanto nei primi due mesi del 2018, sembra siano stati uccisi o feriti mille bambini. Il conflitto è attualmente la prima causa di morte fra gli adolescenti nel Paese e l’Unicef lancia l’allarme in particolare per i bambini con disabilità, che rischiano di rimanere esclusi e dimenticati. Secondo i dati dell’agenzia Onu, nel 2017 sono state registrate 1.271 vittime tra i bambini: 910 morti e 361 feriti, molti sono diventati disabili, inoltre il 17% delle vittime ferite da armi esplosive sono bambini. Un numero stimato di 3,3 milioni di bambini in Siria è esposto al pericolo di incorrere in esplosivi, fra cui mine, ordigni inesplosi e ordigni esplosivi improvvisati. Oltre 1,5 milioni di persone vivono attualmente con invalidità permanenti causate dalla guerra.

A Douma situazione «catastrofica»

È “catastrofica” la situazione nella Douma, città in mano ai ribelli dove sono fuggite migliaia di persone dalla Ghouta orientale, dove sta avanzando l’esercito di Bashar al-Assad. Il Consiglio locale di Douma riferisce che migliaia di famiglie vivono ora in strada o nei giardini pubblici, in quanto gli edifici e i ripari sono sovraffollati. Un gruppo di civili, tra i quali diversi bambini, è stato fatto evacuare dalla Ghouta orientale, l’enclave controllata dagli insorti a est di Damasco. Lo riferiscono i media governativi, precisando che gli evacuati provenivano dalla cittadina di Madyara, appena conquistata dalle truppe di Damasco. Secondo le stesse fonti, i civili sono stati fatti uscire dall’enclave attraverso un corridoio di sicurezza istituito dalle forze governative. Domenica fonti militari russe avevano riferito dell’evacuazione di 52 persone. Intanto il più grande gruppo ribelle nella regione, Jaish al-Islam, ha detto di avere raggiunto con i russi, grazie alla mediazione dell’Onu, un accordo per l’evacuazione dei feriti, ma senza precisare se si tratti di miliziani o di civili. L’evacuazione si svolgerà a gruppi e questo accordo si inscrive nel quadro degli “assidui sforzi per fermare la feroce campagna militare contro la Ghouta orientale”. Inoltre denuncia Linda Tom, della sede di Damasco dell’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, più di mille persone, in gran parte donne e bambini, hanno necessità urgente di essere evacuate dall’enclave assediata. Infine gli Stati Uniti hanno presentato una nuova bozza di risoluzione in Consiglio di sicurezza per raggiungere una tregua immediata in Siria.

Fonte: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ondus