C’ERA UNA VOLTA PESCOCANALE, I SUOI 320 ABITANTI E UNA VOGLIA DI BIBLIOTECA…

C’ERA UNA VOLTA PESCOCANALE, I SUOI 320 ABITANTI E UNA VOGLIA DI BIBLIOTECA…

Pagine Viaggianti e i suoi libri “salvati” costruiranno la “Biblioteca di Pasqua”

Mio padre ha sempre portato tutto a spalla, dalla cucina economica alla prima televisione. E si faceva a piedi tutta la via del traetto, tracciata dall’imperatore Traiano dai cunicoli di Claudio tra il Fucino e il fiume Liri. Era una via che ancora oggi si snoda in tutta la valle Roveto fino a Sora”. Così racconta Fabrizio Petroni, da sempre innamorato del suo paese di origine: Pescocanale, 320 anime frazione di Capistrello, in provincia de L’Aquila.

Ho sempre avuto il sogno di creare una biblioteca nel mio paese di origine”. E il desiderio si avvera, poco prima di Pasqua.

Durante una puntata di Fahrenheit, Fabrizio incontra Pagine Viaggianti, un progetto dell’Associazione Culturale Libra di Roma. “L’idea che qualcuno recuperasse libri destinati alla distruzione per rimetterli in circolo e creare Biblioteche, mi ha fatto innamorare. Ricordo la mia infanzia: da piccolo mi piaceva ascoltare i racconti di mia nonna Clelia, che pur non sapendo leggere né scrivere, li ascoltava a sua volta da suo marito nonno Augusto. In particolare ricordo la storia di Corradino di Svevia e Carlo D’Angiò, la storia dei cunicoli di Claudio e tante altre storie. La lettura, per me, è diventato così un bene di primaria necessità”.

La sua storia sembra una favola. “All’epoca gli uomini, compaesani di mio padre, partivano per andare a fare i minatori, lui smise di andare nei cantieri perchè mia madre, che conosceva bene quel duro lavoro, lo volle in famiglia. Per questo si è dovuto arrangiare inventandosi mille mestieri. Era lui che portava la tecnologia nel proprio paese e dintorni. Fu lui a portare la prima cucina economica, quella in ghisa molto pesante. Se le faceva spedire attraverso un corriere da un grossista di Pescara, fino a Capistrello. Per portarle in paese dovevano caricarsele in spalla quattro persone, legate con funi e con pali come un fagotto, passando per una mulattiera, prima in discesa e poi in salita. Era la via del traetto, la via che aveva tracciato l’imperatore Traiano dai cunicoli di Claudio dove le acque nel Fucino incontrano il fiume Liri, che si snoda in tutta la valle Roveto fino a Sora.

Il peso era notevole, ma ne valeva la pena, poiché ci si poteva finalmente riscaldare e contemporaneamente cucinare. Prima di questo si usavano le fornacelle. Poi fu la volta della televisione, stesso sistema, ma essendo più piccola e soprattutto meno pesante fu più semplice il trasporto manuale. Mio padre la portò in casa ancor prima che io nascessi, e fu per diversi anni l’unica del paese. Ricordo che venivano tutti da noi per vedere i sceneggiati, film e quiz che trasmettevano allora. Fu così anche per tutti gli altri elettrodomestici”.

La passione di Fabrizio per la cultura, la lettura e i libri si chiama curiosità, e ha un’origine ben precisa. “I miei avevano quindi una specie di emporio, che andava dalle stoffe, ai chiodi, vernici, ferri e poste per gli asini, elettrodomestici, mobili ecc. ad eccezione degli alimentari perché era mia nonna a venderli. Papà fu anche quello che portava i libri, quaderni, matite, penne e quant’altro per la scuola elementare di Pescocanale. I libri li avevo conosciuti in casa, perché i miei fratelli maggiori li usavano, e spesso mi piaceva sfogliare una bellissima antologia di mio fratello Angelo che stava in seminario, prima guardavo le figure poi leggevo le storie meravigliose”.

E il desiderio di Fabrizio, e di tutta Pescocanale, si è realizzato: due macchine cariche di libri sono partite oggi da Roma per arrivare nel piccolo paese abruzzese.

Monica Maggi

UN 8 MARZO SPECIALISSIMO

Domani saremo ad Arquata del Tronto, a consegnare libri con dediche e letterine di bambini di Roma. Libri che costituiranno la nuova Biblioteca insieme al progetto LETTERE DAL TERREMOTO di Libra2.0
Sarà un 8 marzo sui generis, ma la poesia, la bellezza, la solidarietà sono SOSTANTIVO FEMMINILE, o no?

Grazie a MultiSolidarietà e MAM Beyond borders che hanno sostenuto il progetto, Raffaella Piermarini che mi accompagnerà, Patrizia Pellegrini, Alessandra Uguccioni, Francesca Croce e Claudia Martini per i libri.

continuate a sostenerci!

TEATRO PETROLINI (Roma) DAL 9 ALL’11 MARZO A PE’, Dialogo surreale con GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI

TEATRO PETROLINI (Roma)
DAL 9 ALL’11 MARZO
A PE’, Dialogo surreale con GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI

Avete mai provato a spiegare cosa è un centro commerciale a un uomo dell’Ottocento?

Un giorno, finalmente, accade: alla protagonista (CRISTINA MANZONE) appare GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI!
Inizia così un dialogo surreale,comico,tragico tra i due che cercano di spiegare uno all’altra le reciproche realtà storiche.

Avete mai provato a spiegare cosa è un centro commerciale a un uomo dell’Ottocento? Lavatrici, divorzio, seconda Repubblica romana, giustizia sociale, condizione della donna, papi e regnanti , ragazzini morti per una causa mai vinta. …insomma c’è di tutto !

9/10/11 marzo al Petrolini di Roma via Rubattino 10 (Testaccio)
info e prenotazioni 339 2477870

ALLE PENDICI DEL SORATTE: IL LUNGO VIAGGIO DELLA POESIA- Biblioteca S.Oreste (Roma) domenica 11 marzo alle 16

La poesia qualcosa vale, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto. (Charles Bukowski)
Incontro con Monica Maggi, poetessa e insegnante, con la quale parleremo del valore educativo ed etico della poesia.
Intervengono: Valentina Calista, giovane poetessa e studiosa.


Con immagini tratte da La vita a volte è sopportabile, film sul Nobel della Letteratura 1995 Wislawa Szymborska
Poeti di cui leggeremo versi:
Alda Merini
Mark Strand
Mariangela Gualtieri
Charles Bukowski
Saffo, Catullo, Orazio
Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni


Accompagnamento musicale con pezzi suonati dagli allievi della Scuola di Musica della Banda Innocenzo Ricci di Sant’ Oreste.
Iniziativa che si inserisce negli incontri de L’Aretta proposti dagli amici della Biblioteca.

La vita difficile con la memoria Wislawa Szymborska, Nobel 1995 per la Letteratura

La vita difficile con la memoria
Wislawa Szymborska, Nobel 1995 per la Letteratura

Sono un cattivo pubblico per la mia memoria.
Vuole che ascolti di continuo la sua voce,
ma io mi agito, tossicchio,
ascolto e non ascolto,
esco, torno ed esco di nuovo.

Vuole tutta la mia attenzione e il tempo.
Quando dormo, la cosa le riesce facilmente.
Di giorno ci sono alti e bassi, e le dispiace.

Mi propone con zelo vecchie lettere, foto,
tocca fatti più e meno importanti,
mi rende paesaggi sfuggiti alla mia vista,
li popola con i miei morti.

Nei suoi racconti sono sempre più giovane.
E’ carino, ma a che pro questo ritornello.
Ogni specchio ha per me notizie differenti.

Si arrabbia quando scrollo le spalle.
Allora si vendica e sbandiera tutti i miei errori,
pesanti, e poi dimenticati facilmente.
Mi fissa negli occhi, aspetta una reazione.
Mi consola alla fine, poteva andar peggio.

Vuole che viva solo per lei e con lei.
Meglio se in una stanza buia, chiusa,
ma qui nei miei piani c’è sempre il sole presente,
le nuvole di oggi, le vie giorno per giorno.

A volte ne ho abbastanza della sua compagnia.
Propongo di separarci. Da oggi e per sempre.
Allora compassionevolmente sorride,
sa che anche per me sarebbe una condanna.

……………………

Domenica 11 marzo alle 16

LA POESIA INTORNO A NOI
letture a Sant’Oreste
in Biblioteca
peperone