Consultorio familiare di Fiano Romano – APPELLO URGENTE!-Leggete l’appello, aiutiamo le donne 🌻🌻🌻🌻🌻

Consultorio familiare di Fiano Romano RMF
APPELLO URGENTE!
Leggete l’appello, aiutiamo le donne 🌻🌻🌻🌻🌻

A causa dell’emergenza del coronavirus, abbiamo dovuto interrompere i corsi di accompagnamento alla nascita, nonostante questo potremmo organizzare degli incontri online ma mezzi a nostra disposizione sono limitati, e anche se richiesti nn sembrano esserci, e non riusciamo a rispondere a questo bisogno da sole.

Anche dopo il parto la nostra assistenza per l’allattamento potrebbe così proseguire, dando tutto il nostro sostegno in questi momenti così delicati, nn vogliamo lasciarle sole. Chi ci aiuta, a trovare un PC portatile con webcam per sostenerci?

serve un pc portatile usato (in buone condizioni) e webcam.
contattate me o Gabriella Marcocci, Infermiera del Consultorio

tel. 366-4008466

maggi.monica@gmail.com

https://www.facebook.com/mmaggi

Forugh Farrokhzad, Sulla terra

Non ho mai sperato
diventar stella nel miraggio celeste.
Non ho sperato,
come un’anima eletta,
accompagnare angeli silenziosi.
Non mi sono mai separata dalla terra,
non ho mai incontrato una stella.

Sono in piedi, sulla terra.
Il mio corpo: uno stelo d’erba
che, per esistere, succhia
il sole, il vento, l’acqua.

Con i miei desideri,
con il mio dolore,
io sono sulla terra:
voglio l’elogio delle stelle
voglio le carezze del vento.

Guardo dalla mia finestra.
Non sono che l’eco di una canzone :
io non sono eterna.

Di una canzone, cerco solo l’eco,
nel grido di un desiderio
più puro del silenzio del dolore.

Io non cerco il nido
in un corpo steso come la rugiada
sul giaggiolo del mio corpo.

Sul muro della mia vita,
uomini, viandanti,
hanno tracciato ricordi
col nero carbone dell’amore :
un cuore trafitto da una freccia,
una candela rovesciata,
punti pallidi e silenziosi
sulle lettere della follia.
Tutte le labbra
che sfiorarono le mie labbra
hanno creato nella mia notte,
una stella,
che si posava sul fiume dei ricordi.
Perché dovrei invidiare le stelle ?

Questa è la mia canzone,
Non ci fu mai niente, prima.

(Traduzione di Gina Labriola)

da UN’ALTRA NASCITA, 1964

A una poesia non ancora nata – Arundhathi Subramaniam

Davanti a un tè ci domandiamo perché scriviamo poesie.
Dieci persone le leggono, in ogni caso.
A tre non piacciono
per partito preso.
Tre provano un vago struggimento
ma devono pensare ai rubinetti che perdono
e al traffico cittadino.
A due piacciono
e non avrebbero problemi a dirtelo,
ma non sanno come.
Un’altra è tutta presa a preparare domande
sulle facili ironie
e sulla politica dell’identità.
La decima si chiede
se porti le lenti a contatto.

E noi
corrotti come chiunque altro
da un mondo assuefatto
ai carboidrati
e alle parole,

brancoliamo ancora
fra tramonti, metrica e
schegge di speranza

per un istante
liberi
dal terribile contagio
dell’abitudine.

Arundhathi Subramaniam

L’India dell’anima – Antologia di poesia femminile indiana contemporanea in lingua inglese (Le Lettere, 2006), trad. it. Andrea Sirotti